Lo “sconto bambini educati” al ristorante: episodio isolato o possibile moda?

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Spesso parliamo di città in termini infrastrutturali, ma un agglomerato urbano è fatto anche di persone e di relazioni.

In tal senso, anche i rapporti umani e il rispetto verso gli altri soprattutto negli spazi pubblici sono degli indicatori di sviluppo e crescita di una comunità. Per questo oggi raccontiamo di un episodio molto singolare (e anche creativo se vogliamo) avvenuto a Padova, a cura di un ristoratore locale.

Antonio Ferrari, titolare di un’enoteca cittadina ha applicato per la prima volta in Italia uno scontro per “bambini educati. Un premio decisamente insolito, destinato ai genitori che hanno scongiurato il ricorrente scorazzare tra i tavoli altrui e gli schiamazzi dei loro figli. Un modo nuovo di omaggiare l’educazione dei clienti e ridurre il disturbo agli altri presenti in sala.

Sebbene possa sembrare un comportamento un pò restrittivo verso la tipica vivacità dei bambini, il proprietario dell’enoteca ha ribadito di amare le famiglie e di ospitarle volentieri nel suo locale, nonostante ogni tanto abbia assistito a scene poco gradevoli per gli altri clienti i quali dovevano sopportare l’eccessivo brio di alcune “piccole pesti”, spesso giustificato anche dai rispettivi genitori. Per questo la nascita dello sconto così “originale.

Il ristoratore ha garantito che questa non diventerà una promozione commerciale, ma rimarrà un gesto assolutamente contestuale e spontaneo.

“Non mi va di passare per quello che giudica gli altri, perché immagino quanto possa essere difficile fare il genitore oggi”.

E’ stato un locale di Miami a fornire l’ispirazione al signor Ferrari.

E se diventasse davvero una moda anche in Italia?

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